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William Shakespeare. Siciliano.


La scorsa settimana abbiamo brevemente ripercorso la biografia di William Shakespeare e in conclusione, come ricorderete, abbiamo posto l'accento sulla sua sospetta italianità. Oggi dunque vi raccontiamo l'altro Shakespeare, quello a cui molti ancora non vogliono credere e che è protagonista del nostro spettacolo.

Michelangelo Florio, figlio del medico calvinista Giovanni Florio e della nobildonna Guglielma o Gugliemina Crollalanza, nacque a Messina nell'aprile del 1564. Per sfuggire alle persecuzioni religiose ma anche per motivi di studio di Michelangelo, grande appassionato di cultura e dotato di eccellenti qualità mnemoniche fin dall'infanzia, la famiglia vagò a lungo per l'Italia e l'Europa fino a giungere, ad un certo punto, in Inghilterra, dove il giovane arrivò con lettere di presentazione di Giordano Bruno, che a Londra gli aprirono subito le porte di ambienti letterari di rilievo.

Qui Michelangelo, per essere al sicuro dall'Inquisizione, si inventò uno pseudonimo traducendo nome e cognome della mamma e diventando quindi William Shakespeare (Guglielmo Scrollalancia) oppure assumendo l'identità del figlio morto di un cugino di sua madre emigrato in Inghilterra ancor prima di loro, William Shakespeare appunto, che viveva a Stratford-Upon-Avon e che già aveva tradotto il proprio nome.

Si diede all'attività di attore e drammaturgo e insieme ai due attori e amici Will Kemp e Richard Burbage fondò la compagnia dei Lord's Chambelain Men, che molto successero riscosse anche al cospetto della Regina Elisabetta.

Intanto si era sposato con una donna più grande di otto anni, una letterata londinese che lo aveva aiutato inizialmente a tradurre in inglese i suoi lavori e da cui aveva avuto una figlia e una coppia di gemelli. Con la nuova lingua probabilmente gli diede una mano anche Giovanni (John) Florio, colto cugino del padre, autore dei libri First Fruits (1578) e Second Fruits (1591), raccolte di proverbi e citazioni italiane non presenti nella lingua inglese, alcuni dei quali saranno inseriti nell'Amleto.

Grazie ai guadagni ottenuti dai suoi successi lavorativi, William-Michelangelo ad un certo punto smise di scrivere e di recitare e si ritirò a vita privata a Stratford, trascorrendo lì gli ultimi anni, tentando di coltivare gelsomini, zagare e fichi d'India, mentre riscuoteva fitti e rimpianti...

37 in tutto le opere teatrali scritte dal Bardo: di queste ben 15 sono ambientate in località italiane, descritte con dovizia di particolari. Eppure, nella versione ufficiale della biografia shakespeariana, il grande drammaturgo non risulta aver mai messo piede al di fuori del suo Paese... Nessuna delle sue storie, invece, è ambientata per esempio a Stratford. Senza contare la straordinaria cultura necessaria a comporre simili capolavori...

Chi era veramente William Shakespeare?

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