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Note dell'attore


Note dell’attore?! Esistono le note dell’autore, del regista, al limite dello scenografo o del coreografo, ma non si sono mai viste, normalmente, le note dell’attore! Appunto, normalmente. Ma Sugnu o non sugnu non è uno spettacolo normale. Intanto per l’idea di portare sul palco il personaggio di William Shakespeare.

Poi per averlo affidato a me, cosa che mi riempie di responsabilità (e di follia) anche perché solo qualche mese fa avevo interpretato Pirandello, sempre inteso come l’Autore in persona (mi offro volontario, nel caso che qualcuno voglia mettere in scena Cechov o Beckett). Ma, soprattutto, non è uno spettacolo normale per i tantissimi piani su cui si è deciso di lavorare, piani che si mescolano e si intersecano l’uno nell’altro miscelando realtà diverse, sogni e citazioni, copione e improvvisazione, teatro e vita, sempre all’interno di un enorme e divertentissimo gioco.

Siamo due attori che giocano a fare Shakespeare e sua moglie Anne? O siamo due attori che giocano a fare due attori che giocano a fare Shakespeare e sua moglie Anne? E quel che si vede sul palco sono le dinamiche della coppia di personaggi famosi, quelle della coppia di attori sul palco, o ancora quelle della coppia di attori nella realtà? Qualora ci fossero stati ancora dubbi sul grande errore dell’usare in italiano il verbo “recitare” al posto dell’inglese “to play” o del francese “jouer”, li ho fugati del tutto. In Sugnu o non sugnu tutto è gioco, tutto è play. D’altra parte è un play. Un play con una fantastica playlist, su un playwright un po’ playboy che si diverte a usare tanti wordplay nel suo playground (e fa anche un po’ di playback). Un play, un gioco.

E se vi divertirete almeno un quinto di quanto ci siam divertiti noi, sarà uno spasso! Buon gioco a tutti!

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